L'acqua che mangiamo

acqua che mangiamo

Quasi nessuno osserva che cuocendo la pasta, il riso, i legumi o altri alimenti parte dell’acqua viene filtrata dal cibo e il suo contenuto si lega ad una molecola alimentare (il sale nell’acqua della pasta è l’esempio più intuitivo la pasta cuocendo concentra al suo interno il sale e lo stesso avviene con gli inquinanti).

Possiamo avere un’acqua che pur rientrando nei limiti massimi di potabilità e per la quantità di inquinanti presenti possa essere “accettabile” da bere (meglio se per brevi periodi) sicuramente è meno idonea per essere usata per cucinare gli alimenti in quanto in questo caso gli inquinanti vengono concentrati dalla cottura!

Inoltre, il percorso digestivo di un cibo solido è estremamente più lento di quello del liquido e un micro-inquinante o una micro plastica legata chimicamente ad una molecola organica di cibo interagisce in modo più profondo col nostro corpo perché viene più facilmente metabolizzata e nel tempo questi inquinanti si concentreranno ed accumuleranno nel nostro corpo.

Pertanto dobbiamo prestare la stessa se non maggiore attenzione all’acqua che mangiamo e utilizzare dei sistemi filtranti idonei, non solo per l’acqua che beviamo.